Una giornata al Doss Trento: svago e cultura
Sfiniti da una stressantissima e frenetica settimana di lavoro? Il weekend è il momento perfetto per liberarsi dei pensieri, sciogliere la tensione e fare un bel giretto all’aria aperta. Se come me però, siete sempre alla ricerca di nuove occasioni di arricchimento e non amate oziare, la gita “non troppo fuori porta” che vi voglio consigliare è quella al Doss di Trento. Confortati da un rispettoso silenzio, sulla sommità potrete scoprire infatti qualcosa di veramente fondamentale sulle origini e sulla storia della città.
In una calda domenica d’inverno, io e Filippo abbiamo deciso di raggiungerlo sgambettando un pochino, percorrendo il bellissimo sentiero panoramico, che offre una visione grandangolare della città e della valle dell’Adige.
Armandovi di scarpe comode e della giusta dose di carica, potrete anche voi senza grossi sforzi inerpicarvi sul versante sudoccidentale del monte, grazie alla presenze di rampe, scalinate e passerelle a sbalzo, magari portando con voi qualcosa da sgranocchiare non appena giunti a destinazione.
Le fotografie sono di Filippo Leonardi
Vista la scarsa altezza del Doss, i coloni romani gli affibbiarono il simpatico nome di “Monte Verruca” e costituiva insieme al Doss di San Rocco e al Doss Sant’Agata il Tridentum della città romana.
La passeggiata è in grado di saziare gli interessi più svariati, assumendo particolare rilevanza in ambito naturalistico, storico e architettonico. Per di più se siete accompagnati da dei piccoli escursionisti, la cima potrà sembrare più vicina, grazie a dei preziosi reperti fossili disseminati lungo il cammino.. Coralli, ricci di mare, granchietti e conchiglie si annidano all’interno delle rocce.. Riuscirete a scovarli tutti?
In sommità non mancano di certo le attrazioni! Oltre al suddetto Mausoleo, il Doss ospita i resti di una basilica paleocristiana, probabilmente sorta su un precedente castelliere di età retica. Nel sacello absidale venne rinvenuto un mosaico dedicato ai Santi Cosma e Damiano, oggi collocato al Museo del Castello del Buonconsiglio. Inoltre, nel 1938 venne costituito un comitato per la realizzazione di un’”acropoli alpina”, che prevedeva varie opere, tra le quali il Museo Storico degli Alpini, oggi in veste tutta nuova e che potrete presto tornare a visitare.
Ma veniamo a noi.. essendo degli appassionati principalmente di architettura non possiamo che soffermarci sul Mausoleo dedicato al patriota Cesare Battisti. Caratterizzata da un rigore ed un rispetto di gusto classico, la costruzione venne realizzata nel 1935 su progetto dell’architetto Ettore Fagiuoli. Non a caso il monumento assume una posizione di rilievo incontrastato sulla città, rivendicando l’identità italiana del territorio di Trento e la memoria dell’eroe che lottò per essa.
In tale intento si inserisce l’epigrafe che corre lungo il profilo interno della trabeazione: “ A Cesare Battisti – che preparò Trento – l’unione della patria – ed i nuovi destini”.
Il monumento si innesta su base circolare e si eleva a realizzare un basamento cavo, su cui si innesta una struttura monoptera costituita da sedici colonne alte più di dieci metri, coronate da una possente trabeazione. Esse, come in una sorta di tempietto dell’antichità, racchiudono gelosamente l’altare commemorativo del defunto. La cella è in questo caso ribassata e affonda all’interno del basamento, custodendo con rispetto l’arca con le spoglie di Battisti. Forte è il contrasto tra pieni e vuoti, tra luci e ombre, tra lo spazio raccolto e recondito del piano terra e quello celebrativo della terrazza, che si protende verso il cielo.
Vi invitiamo a oltrepassare le tre aperture e a curiosare all’interno del sacello, dove la luce penetra timidamente grazie alla presenza di nove fessure ricavate all’interno di nicchie semicircolari. Qui potrete inoltre conoscere qualcosina in più sulla vita e sulle vicende di un uomo che ha donato la sua causa e la sua vita alla nostra città.
Orario parco: tutti i giorni 9.00-19.00 nel periodo estivo
tutti i giorni 9.00-16.30 nel periodo invernale
Dalla stazione ferroviaria percorrete il ponte di San Lorenzo, giungendo alla sponda destra del fiume. Proseguite poi lungo Via Brescia costeggiando l’antico borgo di Piedicastello fino al Piazzale Divisioni Alpine. Da qui potrete proseguire a piedi (l’entrata con le auto è consentita solo tramite autorizzazione dell’Ufficio Parchi e Giardini). Vi consigliamo però di intraprendere la pittoresca salita del sentiero pedonale dell’ ”acropoli”, che sale addentrandosi tra le costruzioni del borgo.
Grazie per la lettura!
Il team localmente.trento